A vela con La Bum

Statement
Al centro del mio progetto fotografico si trova l'essenza della vita in mare, immortalata attraverso la mia Canon 6D mentre navighiamo a bordo della mia barca a vela "La Bum".
In questo progetto fotografico si mostrano le attività divertenti ed emozionanti che accadono sulla mia barca a vela, "La Bum", durante le nostre crociere. Il mio obiettivo è di condividere il mio amore per il mare e la mia esperienza come velista con chiunque voglia salire a bordo per imparare le basi della vela o semplicemente godersi la vita sull'acqua.
Come membro di lunga data della Lega Italiana della Vela, credo nella promozione degli sport nautici e della gioia della vela.
Per me, la vela è stata un modo fantastico per alleviare lo stress della vita lavorativa frenetica. È diventata una vera passione che amo condividere con gli altri.
Ricevo spesso richieste da giovani che vogliono unirsi alle mie avventure, ed è sempre gratificante vederli imparare a collaborare come parte di un team, vivere in spazi stretti e gestire le varie attività a bordo come pulizie, cucina e organizzazione. Ogni sera ci fermiamo in un porto o una baia, permettendoci del turismo e del relax, e godendo anche della bellezza del cielo stellato.
È veramente un'esperienza speciale che ci permette di apprezzare uno stile di vita più lento e pacifico e di riconnettersi con la natura.
Luigi
🔗 Questo progetto è stato pubblicato da Reflex-Mania nella Edizione SEP.
Leggi il commento di Marco e guarda il video ufficiale:
Commento di Marco Scataglini –Fotografo professionista, docente di fotografia e curatore indipendente.
Introduzione
Luigi è un “lupo di mare”, un amante delle onde e degli spazi senza apparente confine, del vento e della salsedine, un appassionato della vela, delle rade dove cercare approdo, delle rotte che ti portano lontano dal solito e dentro il silenzio.
Ma in questo progetto non parla tanto di tutto questo – che rimane, per così dire, sullo sfondo – quanto della condivisione che fa della propria passione. Ci mostra il suo equipaggio, giovani che fanno esperienza, che imparano cosa voglia dire andare di bolina, scrutare l’orizzonte per interpretare le nubi, che fanno esperienza delle leggi marinare, e delle mille tecniche necessarie per sfruttare il vento a proprio vantaggio, senza restarne succubi.
E’ un racconto che si svolge nei pochi metri quadri della barca, eppure che ha una vastità immensa, che poi è il fascino e il mistero del navigare: si sta reclusi in piccoli spazi eppure si affronta l’infinito.
Commento
Il linguaggio scelto da Luigi è semplice e diretto, da buon marinaio sa che le cose debbono essere prive di fronzoli, per funzionare.
Così, concentra la propria attenzione sui gesti e sugli sguardi, sceglie un taglio intimo, ristretto, che indaga i dettagli e non si perde in prolisse descrizioni, forte della consapevolezzo che l’Uno può essere il Tutto, che in ogni cosa si esaurisce l’Universo. Come scriveva William Blake, occorre saper “vedere un Mondo in un granello di sabbia,/E un Cielo in un fiore selvatico,/Tenere l’Infinito nel cavo della mano/E l’Eternità in un’ora”.
Un’esperienza che il marinaio fa costantemente, perché nell’Universo ci naviga, anche se è fatto di acqua e cielo. Un progetto ben realizzato che dimostra notevole maturità e sicurezza nei propri mezzi.
Marco Scataglini